martedì, 19 marzo 2024

Aupair

Au pair, baby-sitter, ragazza alla pari,… non importa come lo chiami, sicuramente ne avrai già sentito parlare! Se vuoi fare un’esperienza all’estero e trascorrere alcuni mesi in un Paese straniero per imparare la lingua e lavorare senza perdere una dimensione familiare, quest’e la formula che fa per te.

Il termine au pair significa “alla pari”, vale a dire entrare, per un certo periodo, a far parte di una famiglia straniera ed essere considerati membro della stessa, alla pari con gli altri. Il compito richiesto è quello di baby-sitter e, se specificato nel contratto, un aiuto nella cura della casa. Oltre che come opportunità di lavoro, l’esperienza come au pair è considerata uno scambio culturale, in quanto sia il lavoratore, sia la famiglia, sono portatori di una cultura caratteristica del proprio Paese. Un tipo di lavoro che burocraticamente facilita il riconoscimento di uno status legale all’estero, in quanto è regolamentato da un vero e proprio accordo a livello europeo.

Durata

La durata del soggiorno può variare dai 2 ai 12 mesi, con un’eventuale proroga di altri 12. La maggioranza delle richieste, tuttavia, è di un minimo di 6 mesi, soprattutto per dare ai bambini una figura di riferimento stabile. È possibile comunque trovare offerte di durata inferiore, in particolare per il periodo estivo.

Tipologie di au pair

Ebbene sì! Esistono diverse tipologie di au pair:

  • au pair tradizionale: prevede 5 ore di lavoro al giorno, più due/tre sere di baby sitting e un giorno libero a settimana;
  • au demi-pair o semipari:  prevede un impegno giornaliero inferiore (3-4 ore) rispetto alla tipologia tradizionale;
  • au pair-plus o pari più: comprende 40 ore di lavoro a settimana più due/tre sere di baby sitting;
  • mother’s help o aiuto madre: prevede 50 ore settimanali più due/tre sere di baby-sitting.

Si tratta comunque di indicazioni di massima, in quanto il numero esatto di ore varia in base al Paese e agli accordi specifici presi con la famiglia ospitante. L’au pair, infatti, prima della partenza o al massimo entro una settimana dall’inizio dell’esperienza, deve firmare un contratto con la famiglia nel quale vengono specificate nel dettaglio condizioni come compiti, retribuzione, impegno orario, organizzazione del tempo libero e ferie.

Requisiti

I requisiti di base per lavorare come au pair sono:

  • età dai 17 ai 30 anni (ma nella maggioranza dei Paesi il target va dai 18 ai 27 anni);
  • essere nubili/celibi e senza figli;
  • avere una conoscenza di base della lingua della famiglia, in modo da potersi facilmente integrare al suo interno.

A seconda del Paese o del caso specifico, possono essere richiesti ulteriori requisiti, come il diploma di scuola superiore, la patente di guida o precedenti esperienze con i bambini (in America, ad esempio, è necessario aver svolto 200 ore di esperienza in ambiente extra familiare).

Vorrei imparare la lingua…

Spesso il lavoro au pair è anche una buona opportunità per migliorare il proprio livello linguistico, frequentando un corso di lingua (puoi chiedere alla famiglia dove trovarli!) potrai migliorare mentre pratichi con i bambini le tue nuove conoscenze. In alcuni Paesi, come la Francia, l’iscrizione ad un corso di lingua è obbligatoria, ma in molti altri non è così. Bisogna considerare anche che spesso le spese per lo studio sono a carico dell’au pair.

Per trovare un’opportunità di lavoro au pair, considera che in Italia non esistono agenzie ufficiali che se ne occupano, anche se puoi avere supporto da vari enti e associazioni che si pongono come intermediari.

Dove posso trovare le offerte?

Se vuoi avere una visione ampia delle offerte presenti attualmente, puoi fare riferimento a diversi siti web.

Associazioni di riferimento
Siti di cerco/offro lavoro alla pari (generici e suddivisi per Paese):

Estero